MORTO LUCIO DALLA IN SVIZZERA.

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  1. ›Andromeda‹
     
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    MORTO LUCIO DALLA IN SVIZZERA.




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    BOLOGNA - Lucio Dalla è morto per un attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava in Svizzera per una serie di concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. Secondo quanto si è appreso, Dalla ieri sera stava bene ed era andato a dormire sereno. La sua ultima apparizione televisiva è stata al Festival di Sanremo insieme a Pierdavide Carone, nel doppio ruolo di autore del brano 'Nani' e di direttore d'orchestra.

    LA COLAZIONE, POI IL MALORE. Nessuna avvisaglia, «stava bene. Lui e Mondella si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreaux: era contento di come era andato il concerto. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate», poi il malore. Così, dalla Midas Promotion - società di comunicazione nel mondo della musica e dello spettacolo fondata da Michele Mondella - la sua assistente ricorda, al telefono, le ultime ore di Lucio Dalla. In questo momento, «il dolore è talmente grande - aggiunge - che non credo ci sia niente che possiamo fare e organizzare», nell'immediato, per ricordare il cantante bolognese, che era seguito dalla società fondata nel 1997 da Mondella, già direttore della promozione della Rca Italiana, quindi della Bmg Italy per 15 anni.

    IERI SERA IN PERFETTA FORMA Lucio Dalla era «in perfetta salute» ieri sera durante il concerto dato all'Auditorium Stravinky di Montreux: il pubblico lo ha «applaudito a lungo» ed è stato uno «spettacolo molto bello», ha detto all'ANSA il direttore della stagione culturale a Montreux Pascal Pellegrino. «C'e stato un intermezzo che all'inizio non era previsto», ma «non vi era alcun segno di stanchezza o un segnale che non fosse in forma», ha raccontato. Il cantante «ha scherzato, parlato un pò in francese, in italiano» e dopo lo spettacolo (cominciato un pò in ritardo verso le 20 e 30 e durato un pò più di due ore) ha anche discusso con alcuni fan, ha detto Pellegrino. «Siamo sconvolti e sotto shock per la terribile notizia», ha aggiunto.

    CORDOGLIO SU FACEBOOK La notizia della scomparsa di Lucio Dalla si è diffusa velocemente anche su Facebook e Twitter. Moltissime le testimonianze di affetto che si stanno diffondendo sul social network, inondato di commenti e video delle sue canzoni già pochi istanti dopo che la notizia era stata diffusa. L'affetto dei suoi fan si legge nei messaggi scritti sulle bacheche degli utenti e delle pagine a lui dedicate. «Se ne va una parte importante della colonna sonora della nostra vita - scrive un utente - Ciao Lucio. La tua musica ci emozionerà ancora». E poi c'è chi preferisce ricordarlo con i titoli delle sue canzoni: «Piazza Grande, Cosa sarà, Com'è profondo il mare, Itaca, Paff Bum.....quante canzoni. Quanti ricordi....».

    PICCOLO GRANDE UOMO DELLA MUSICA Lucio Dalla, il piccolo grande uomo della musica italiana, se n'è andato stamattina a Montreux in Svizzera dove ieri sera si era esibita, pochi giorni prima del suo 69mo compleanno, il quattro marzo (1943), una data fondamentale per la memoria musicale del nostro Paese. La scomparsa di un personaggio come Dalla è un evento che va ben al di là dell'universo della canzone, è un lutto per la cultura italiana che perde un'intelligenza fuori dagli schemi, oltre che uno dei più grandi artisti degli ultimi decenni. 50 anni di musica, canzoni e intuizioni geniali, una carriera iniziata a Bologna come enfant prodige del clarinetto che per il suo talento suscitava l'invidia del suo amico Pupi Avati, un talento che l'Italia scoprì nel 1971, grazie a 4/3/1943, un brano che avuto un'importanza fondamentale per cambiare le carte della canzone italiana. Dopo gli album capolavoro realizzati con il poeta Roberto Roversi (sono gli anni di Nuvolari), nel 1977 con Com'è profondo il mare arriva il successo da star, destinato a crescere con gli album Dalla e Lucio Dalla e canzoni come Futura, Cara, Anna e Marco. Nel frattempo insieme a Francesco de Gregori e Ron aveva condotto Banana Republic, il tour che per la prima volta ha portato i grandi della musica d'autore negli stadi. 30 anni dopo i due sono tornati in tour insieme, ma senza alcun atteggiamento nostalgico, un modo d'essere totalmente agli antipodi della personalità dell'artista bolognese, che è sempre stato un personaggio imprevedibile, dotato di un senso dell'umorismo surreale e di un particolarissimo gusto per la provocazione. È stato autore di super hit come Attenti al lupo e di super classici come Caruso, di capolavori poco compresi come Henna, regista di opere liriche, autore e protagonista di spettacoli tv, una sorta di nume tutelare della scena musicale bolognese, uno scopritore di talenti, un uomo animato dalla curiosità e dal gusto per le scoperta. È davvero difficile accettare che Lucio Dalla non c'è più. Ed è strano constatare che la sua ultima apparizione in tv sia stata al festival di Sanremo, dove era andato in veste di tutor di Pierdavide Carone. Anche in quell'occasione non ha perso l'occasione per esprimere le sue idee, criticando le giurie e anche gli interventi di Celentano. È morto all'improvviso a Montreux, la città che ospita uno dei festival jazz più importanti del mondo. Il jazz, il suo grande amore da dove era cominciata la sua avventura di genio della musica.

     
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